giovedì 28 aprile 2011
martedì 26 aprile 2011
Come si fa a dire che questa pubblicità è offensiva?
Dura presa di posizione del sottosegretario alla Famiglia, Carlo Giovanardi, contro una pubblicità dell'Ikea che ritrae una coppia di due uomini mano nella mano sotto la scritta: "Siamo aperti a tutte le famiglie". "Contrasta a gamba tesa contro la nostra Costituzione", ha detto Giovanardi. "Ikea non offende la Costituzione e non è contro la famiglia citata dall'articolo 29", replica l'azienda svedese."L'Ikea - ha spiegato l'esponente del Pdl - è libera di rivolgersi a chi vuole e di rivolgere i propri messaggi a chi ritiene opportuno. Ma quel termine 'famiglie' è in aperto contrasto contro la nostra legge fondamentale che dice la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, in polemica contro la famiglia tradizionale, datata e retrograda". http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/1007311/spot-gay-giovanardi-si-scaglia-contro-ikea.shtml
MAHHHH!
SENZA FRENI!
Il Senza Freni è un'altra bella iniziativa pensata dall'associazione Millepiedi, per capirsi quella che ha sempre organizzato il Mangiandando.
In bici per le strade di Cerreto con pranzo al "boschetto dei Gugnani", un'occasione per passare la giornata in compagnia di amici con giochi, musica e anche relax!
Il biglietto costa 12€ da prenotare presso l'edicola Ghianduccio a Cerreto Guidi. Ricordo che è un evento di beneficenza!
----- > 1 maggio. Ore 12 P.za Umberto I, ritrovo e punzonatura.
Ore 13.30 Pranzo al "boschetto di Gugnani".Per info: http://www.millepiedi.eu/
giovedì 21 aprile 2011
SITO PER GLI APPASSIONATI DI BIKE!
venerdì 15 aprile 2011
RICORDO LA MOSTRA SENZATOMICA PROLUNGATA FINO AL 23 APRILE
SenzAtomicaTrasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari è una mostra sostenuta dalla dall'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, aperta gratuitamente al pubblico dal 26 marzo al 16 aprile 2011 alle Pagliere di Firenze, Viale Machiavelli n. 24.
Si comporrà di pannelli stampati ed aree di proiezione video e si potranno ascoltare le voci di coloro che sono sopravvissuti ai bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki.
Lo scopo è stimolare un movimento globale per la vita che punti a una “dichiarazione per l’abolizione delle armi nucleari da parte della popolazione mondiale” da sottoporre all’Assemblea Generale dell’ONU entro l’anno 2015 al fine di bandire tutte le armi nucleari dalla convivenza fra i popoli della Terra e realizzare un mondo libero dalla paura della distruzione totale.
Per info su progetto e per saperne di più: http://www.senzatomica.it/la-mostra
E' una cosa che deve interessare le persone di tutte le religioni, non ci sono differenze, la voce è una sola. Sono sicura che sarà una mostra interessante.
martedì 12 aprile 2011
AU HEP ---> Sunday kind of love.
Domenica 17 aprile al negozio Au Hep ( via San Lavagnini, 11 Empoli) dalle 17 alle 20:
Dj set Urban Misfits
Esposizione quadri di Ginevra Bruscino
Foto POLAROID
BIERS AND COLA
Inoltre in negozio come sempre troverete un sacco di cose carine, particolari e curiose. Articoli fatti a mano e quindi unici, accessori, borse e altro ancora. Il posto ideale dove trovare il regalo giusto per qualcuno o per te.
Alcune cose che mi piacciono:
Dj set Urban Misfits
Esposizione quadri di Ginevra Bruscino
Foto POLAROID
BIERS AND COLA
Inoltre in negozio come sempre troverete un sacco di cose carine, particolari e curiose. Articoli fatti a mano e quindi unici, accessori, borse e altro ancora. Il posto ideale dove trovare il regalo giusto per qualcuno o per te.
Alcune cose che mi piacciono:
Foto rubate dal profilo fb di Au Hep, dateci un'occhiata!
SUCH A PERFECT DAY (IN FLORENCE)
Ma quant'è bella Firenze!
Soprattutto ora che è primavera e fa caldo e si sta bene in giro, si sta bene per le strade, per la città che bo sarà il profumo che c'è, ma a me sembra sempre più bella.
Domenica c'erano un sacco di cose da fare e un sacco di gente in giro.
Per iniziare al Kraft Hotel, c'è stato un aperitivo "giapponese" con sushi, vino rosso e vista su Firenze dalla terrazza. Bella iniziativa per sostenere il Giappone, sia economicamente (il ricavato sarà inviato al Paese) che con il pensiero.
Poi Circo delle Pulci: mercatino vintage, concerti, cibo.
Dopo apertivo/cena al Cuculia, libreria con cucina in via dei Serragli 3.
A mio gusto uno dei posti più bellini di Firenze, tra l'altro nell'orario da aperitivo, 19-21, con 8 € mangi e bevi. E le cose da mangiare sono buonissime, il piatto cambia sempre, sono piccoli assaggi ricercati, sapori particolari ma sempre molto azzeccati.
Grazie France per la cena!
Soprattutto ora che è primavera e fa caldo e si sta bene in giro, si sta bene per le strade, per la città che bo sarà il profumo che c'è, ma a me sembra sempre più bella.
Domenica c'erano un sacco di cose da fare e un sacco di gente in giro.
Per iniziare al Kraft Hotel, c'è stato un aperitivo "giapponese" con sushi, vino rosso e vista su Firenze dalla terrazza. Bella iniziativa per sostenere il Giappone, sia economicamente (il ricavato sarà inviato al Paese) che con il pensiero.
Poi Circo delle Pulci: mercatino vintage, concerti, cibo.
A mio gusto uno dei posti più bellini di Firenze, tra l'altro nell'orario da aperitivo, 19-21, con 8 € mangi e bevi. E le cose da mangiare sono buonissime, il piatto cambia sempre, sono piccoli assaggi ricercati, sapori particolari ma sempre molto azzeccati.
Grazie France per la cena!
Infine a La Citè, spazio musica, libri, vino caffè. Bellina da morire ma non avevo più voglia di fare foto. Quindi andateci voi, Borgo San frediano, 20 r.
Bella Firenze
mercoledì 6 aprile 2011
France 24 "The Fall of the Wall" bel documentario sulla caduta del muro.
martedì 5 aprile 2011
LA TACHELES DISTRUTTA?BERLINO NON SARA' PIU' LA STESSA!
Allego da Diritti Globali:
Potrebbe non essere più lì già dal prossimo aprile, destinato a diventare uno spazio per uffici e negozi. Nel cuore della parte est, dopo la cadura del Muro, è diventato il simbolo delle trasfromazioni storiche della metropoli, e dell'intera Germania. Un luogo di crossover in cui ha trovato sempre accoglienza, in piena libertà, la ricerca artistica mondiale
BERLINO Il conto alla rovescia per il Tacheles, la più famosa Kunsthaus (Casa dell'arte) di Berlino, sembra cominciato. La messa all'asta dell'edificio minacciata da anni ha una data: il 4 aprile potrebbe segnare la fine di un ventennio di cultura artistica indipendente per l'ennesimo spazio destinato a negozi, uffici, appartamenti. Sebbene l'indiscrezione sul futuro dell'area (di circa 23000 mq) pubblicata dal giornale tedesco B.Z. non sia stata confermata dal probabile acquirente, il pericolo sembra concreto. Al Tacheles, tuttavia, la speranza è ancora viva: «Siamo ottimisti, risentiamo della situazione, ma in modo positivo perché ci rende più creativi e sicuri delle nostre passioni» ha dichiarato Barbara Fragogna, artista italiana da tre anni curatrice degli eventi presso la Kunsthaus. Aggiunge: «Com'era Parigi negli anni '20, New York negli anni '50, Londra negli '80, Berlino è oggi la meta degli artisti di tutto il mondo. Chiudere questo simbolo di indipendenza significa togliere ragione d'essere alla città». L'edificio di Oranienburger Strasse risale al 1909 e porta i segni della Storia. Sede nazista nel '41, bombardato nella seconda guerra mondiale, a rischio di abbattimento negli anni della Germania divisa, viene salvato dagli artisti che lo occuparono subito dopo il crollo del muro. Oggi la Kunsthaus è un vero e proprio labirinto di corridoi, stanze e spazi votati all'arte in tutte le sue forme: teatro, cinema, musica, arti visive e installazioni. Patrimonio nazionale dal '90, Tacheles attira ogni anno circa 300mila visitatori. «Questi ventun anni di storia hanno dimostrato il successo del progetto, perciò ci rifiutiamo di andarcene», spiega la portavoce Linda Cerna. A fine 2008 è scaduto l'accordo di locazione con Fundus, la compagnia di investimenti proprietaria della struttura e, a causa di problemi finanziari, è subentrata l'amministrazione controllata della HSH Nordbank. Poco dopo, Fundus ha dichiarato bancarotta e la neo-proprietaria HSH ha minacciato lo sfratto e la messa all'asta. Nonostante l'ordine di sgombero del 2009, Tacheles ha mantenuto il suo ruolo fondamentale nella scena artistica berlinese. L'accordo del '98 con il Fundus ha fatto sì che per dieci anni Tacheles pagasse un affitto simbolico, ma gli artisti hanno rinnovato la struttura investendo circa 300 mila euro. Il tutto senza alcun profitto: Tacheles è infatti un'organizzazione no profit e i costi di gestione sono coperti soprattutto con gli affitti pagati dagli artisti e gli organizzatori sono volontari. Si parla perciò di sfrattare «inquilini» con cui il proprietario ha un debito. Non solo. Secondo quanto ci ha spiegato Linda Cerna, anche l'HSH sarebbe fallita senza gli aiuti statali: «È un paradosso che una banca salvata da denaro pubblico voglia farci chiudere, andando contro la volontà di 100 mila firmatari di una petizione e del sindaco Klaus Wowereit, grande sostenitore dell'art center. La banca si è sempre rifiutata di negoziare per trovare un accordo, compreso un ragionevole affitto». Tra gli 80 artisti che lavorano alla Kunsthaus sono diversi gli italiani arrivati a Berlino alla ricerca dell'opportunità che l'Italia non aveva dato loro. «Volevo scappare da Brescia - dice il fotografo Alberto Petrò - Qui ho potuto usufruire di un atelier condiviso con un amico al Tacheles dove è consentito fare liberamente ciò che ti piace. In Italia potevo al massimo usare la mia stanza o la mia camera oscura, con i prezzi che ci sono non posso permettermi altro». La pittrice Gianna Bentivenga racconta: «Tacheles mi ha messo in contatto con artisti internazionali per una crescita a 360°. In Italia l'artista è visto come un fannullone, mentre in altri paesi beneficia di un sussidio. L'Italia non produce più cultura, vive di una cultura trascorsa che non sa neppure salvaguardare. Un paese senza una cultura è un paese morto e votato a un disfacimento auto-creato. Con la chiusura del Tacheles, Berlino perderebbe il risultato dell'audacia di chi ha lottato per la rinascita di un paese distrutto; perderebbe parte della sua identità». Sono innumerevoli le manifestazioni in difesa del Tacheles e tra queste l'iniziativa del fotografo Petrov Ahner è indubbiamente quella che ha avuto più risonanza. Migliaia di sostenitori da ogni angolo del mondo hanno infatti accolto l'invito di Ahner a immortalarsi con un semplice cartello: «I support Tacheles», frase che ha poi dato il nome alla campagna e al blog che raccoglie gli scatti. «Il 24 giugno scorso, non potendo partecipare a una dimostrazione a Berlino, ho pensato di organizzare un'azione di solidarietà a Parigi, scattando delle foto con l'ormai noto messaggio. L'inaspettato riscontro positivo mi ha dato l'idea del blog, senza immaginare l'enorme seguito di sostenitori, di testate giornalistiche e di comunità artistiche di diversi paesi». Alla campagna hanno fatto eco eventi in ogni luogo. Ahner continua a esporre le foto che riceve al quarto piano del Tacheles, diventato uno dei posti preferiti dai turisti per uno scatto-ricordo di una realtà che potrebbe tra poco appartenere al passato.ISTANTANEA DI UN VIAGGIO. GIAPPONE
Sabato 9 aprile presso lo Studio A, Viale Talenti 63, Firenze, dalle 18 alle 21, sarà dedicata al popolo giapponese una mostra fotografica di Emanuele Teobaldelli accompagnata dalle parole di Elena Farinelli, blogger di Io Amo Firenze, che conduranno lo spettatore alla scoperta di questo Paese che sta attraversando un periodo difficile. Solidarietà!
lunedì 4 aprile 2011
Il circo delle Pulci a Firenze!
Programma:
Dall’abbigliamento/accessori vintage alle autoproduzioni,
dai brand ricercati all’artigianato, dai libri ai vinili,
performances d’eccezione:
dai brand ricercati all’artigianato, dai libri ai vinili,
performances d’eccezione:
Trucco di scena, Kassandra
Antonella hair stylist
…è solo l’inizio.
Antonella hair stylist
…è solo l’inizio.
Area ludica per grandi e piccini, provare per credere!
Astabizzarra
Astabizzarra
È possibile vendere qualsiasi cosa, ma solo se è assurda!
Zaelia Bishop, Ausonia, Ied Firenze, special exhibitions.
Zaelia Bishop, Ausonia, Ied Firenze, special exhibitions.
dj sets
i’m not a dj
psychedelic/black music
luca frati dj set
mariachi rock n roll
skinny boy
pure rock n roll/new wave
rainer
song performer ‘50/’60
(dalle 21.00 alle 00.30)
i’m not a dj
psychedelic/black music
luca frati dj set
mariachi rock n roll
skinny boy
pure rock n roll/new wave
rainer
song performer ‘50/’60
(dalle 21.00 alle 00.30)
Let’s dance, put on your red shoes and dance the blues!
Passo Gigante live!
Passo Gigante live!
bloody sunday presents:
yut live + special guest!
bloody sunday dj set
yut live + special guest!
bloody sunday dj set
Benvenuti al Circo delle Pulci in veste fiorentina.
www.aidiary.wordpress.com
Firenze 10 Aprile 2011
Ex Convento in Via dei Serragli 113, ore 12,00 - 00,30
APERI-TANDEM, W GLI ERASMUS.
Una bella iniziativa di Aegee l'Associazione studentesca interdisciplinare d'Europa, che fa riunire ogni martedi' presso la Casa della Creatività di Firenze (Vicolo Santa Maria Maggiore, 1, Firenze) dalle ore 20 in poi, studenti Erasmus e italiani per scambiare un aperitivo accompagnato da chiacchere internazionali.
Per tutti quelli che come me sono stati studenti Erasmus ma non solo, può essere un'occasione per fare nuove amicizie e rispolverare un po' la propria lingua straniera preferita.
Da ERASMUS MADE IN EUROPE:
Il nome a questa "cosa", al "tra", si dà a Erasmus finito. Si dice: "Io sono stato in Erasmus" e non "Io sono stato in Erasmus in Spagna, a Madrid, in Inghilterra, a Londra, a Bilbao". Si cancella la città, il posto fisico, geografico, toponomastico. Tutti raccontano: "Ioin Erasmus ho conosciuto Tizio, ho fatto questa cosa" o cominciano le frasi con "Quando ero in Erasmus".
Erasmus diventa il posto dove sei stato, dopo un po' ti convinci che effettivamente tu sei stato nel Paese Erasmus, che hai vissuto nella città Erasmus, il caro progetto si è cannibalizzato la città vera e ha un po' cannibalizzato anche te, proprio non vuole restituirti al mondo reale: il pianeta Erasmus, l'Erasmus-isola-che-non-c’è, l'Erasmus pianeta dei balocchi, l'Erasmus Utopia, non ti restituisce "quella cosa che ti rimane dentro (l'essere in Erasmus)". Tu sarai anche tornato a casa da Alicante ma l'Erasmus che alberga in te è rimasto e rimarrà per sempre in Erasmus, perennemente in viaggio in una specie di Iperuranio, di isola felice, di mondo parallelo, virtualmente reale ma realmente virtuale, purtroppo per te che non te ne fai una ragione.
Perciò espulso dal "tra" (il luogo/non-luogo), finalmente hai trovato l'etichetta giusta per nominarlo (il logo), ma ti rimane solo la parola per definirlo, una parola che si muove, un "attraverso", una mediazione: un dialogo.
Per tutti quelli che come me sono stati studenti Erasmus ma non solo, può essere un'occasione per fare nuove amicizie e rispolverare un po' la propria lingua straniera preferita.
Da ERASMUS MADE IN EUROPE:
Il nome a questa "cosa", al "tra", si dà a Erasmus finito. Si dice: "Io sono stato in Erasmus" e non "Io sono stato in Erasmus in Spagna, a Madrid, in Inghilterra, a Londra, a Bilbao". Si cancella la città, il posto fisico, geografico, toponomastico. Tutti raccontano: "Ioin Erasmus ho conosciuto Tizio, ho fatto questa cosa" o cominciano le frasi con "Quando ero in Erasmus".
Erasmus diventa il posto dove sei stato, dopo un po' ti convinci che effettivamente tu sei stato nel Paese Erasmus, che hai vissuto nella città Erasmus, il caro progetto si è cannibalizzato la città vera e ha un po' cannibalizzato anche te, proprio non vuole restituirti al mondo reale: il pianeta Erasmus, l'Erasmus-isola-che-non-c’è, l'Erasmus pianeta dei balocchi, l'Erasmus Utopia, non ti restituisce "quella cosa che ti rimane dentro (l'essere in Erasmus)". Tu sarai anche tornato a casa da Alicante ma l'Erasmus che alberga in te è rimasto e rimarrà per sempre in Erasmus, perennemente in viaggio in una specie di Iperuranio, di isola felice, di mondo parallelo, virtualmente reale ma realmente virtuale, purtroppo per te che non te ne fai una ragione.
Perciò espulso dal "tra" (il luogo/non-luogo), finalmente hai trovato l'etichetta giusta per nominarlo (il logo), ma ti rimane solo la parola per definirlo, una parola che si muove, un "attraverso", una mediazione: un dialogo.
Ma il Viaggio è già altrove.
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