lunedì 4 aprile 2011

APERI-TANDEM, W GLI ERASMUS.

Una bella iniziativa di Aegee l'Associazione studentesca interdisciplinare d'Europa, che fa riunire ogni martedi' presso la Casa della Creatività di Firenze (Vicolo Santa Maria Maggiore, 1, Firenze)  dalle ore 20 in poi, studenti Erasmus e italiani per scambiare un aperitivo accompagnato da chiacchere internazionali.
Per tutti quelli che come me sono stati studenti Erasmus ma non solo, può essere un'occasione per fare nuove amicizie e rispolverare un po' la propria lingua straniera preferita. 
Da ERASMUS MADE IN EUROPE
Il nome a questa "cosa", al "tra", si dà a Erasmus finito. Si dice: "Io sono stato in Erasmus" e non "Io sono stato in Erasmus in Spagna, a Madrid, in Inghilterra, a Londra, a Bilbao". Si cancella la città, il posto fisico, geografico, toponomastico. Tutti raccontano: "Ioin Erasmus ho conosciuto Tizio, ho fatto questa cosa" o cominciano le frasi con "Quando ero in Erasmus".
Erasmus diventa il posto dove sei stato, dopo un po' ti convinci che effettivamente tu sei stato nel Paese Erasmus, che hai vissuto nella città Erasmus, il caro progetto si è cannibalizzato la città vera e ha un po' cannibalizzato anche te, proprio non vuole restituirti al mondo reale: il pianeta Erasmus, l'Erasmus-isola-che-non-c’è, l'Erasmus pianeta dei balocchi, l'Erasmus Utopia, non ti restituisce "quella cosa che ti rimane dentro (l'essere in Erasmus)". Tu sarai anche tornato a casa da Alicante ma l'Erasmus che alberga in te è rimasto e rimarrà per sempre in Erasmus, perennemente in viaggio in una specie di Iperuranio, di isola felice, di mondo parallelo, virtualmente reale ma realmente virtuale, purtroppo per te che non te ne fai una ragione.
Perciò espulso dal "tra" (il luogo/non-luogo), finalmente hai trovato l'etichetta giusta per nominarlo (il logo), ma ti rimane solo la parola per definirlo, una parola che si muove, un "attraverso", una mediazione: un dialogo.
Ma il Viaggio è già altrove.

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